GIOVANI: OLTRE LA TEMPESTA CHE SCONVOLGE LO SVILUPPO DEL SÉ

Per attivare l’energia interiore. Così è stato intitolato il mio articolo per la testata “Lugano vive!”, la nuova rivista della diocesi di Lugano. Una breve riflessione sulla fatica dei giovani a trovare la propria identità in un mondo che preme affinché si adeguino alla logica dell’apparire a qualunque costo, a scapito della propria unicità e spiritualità. La cultura dominante tende, da un lato, ad uniformare la specificità individuale a canoni e stereotipi comuni, dove non vi è spazio per il pensiero e dove per il giovane diventa difficile trovare il coraggio di essere se stesso se il suo sentire si discosta dai modelli imposti dalla società. Dall’altro, questi suggeriscono ai nostri giovani che lo scotto da pagare se non si adeguano a questa logica è di essere relegati ad un individualismo di solitudine, che spaventa e disorienta. Quando i giovani non riescono a far fronte alle richieste sovradimensionate dell’ambiente, soverchianti ed illusorie, ne deriva angoscia e sofferenza. La sfida allora diventa quella di trovare il proprio ritmo per attivare la propria energia interiore, assecondare il proprio tempo, ascoltare la propria voce riconoscendo la propria specificità, contemporaneamente accettando ed accogliendo quella dell’altro. Una voce che si accorda armoniosamente con quella dell’Altro come in un’orchestra dove ogni elemento è indispensabile per trovare quella melodia che diventa musica.